INAUGURAZIONE  sabato 12 febbraio ore 18.00, ART  STUDIO, Via Paolo Costa, 4 / corso  Garibaldi, 5,  FAENZA
Lo studio rende omaggio a Giuseppe Chiari e al Fluxus nel 50° Anniversario dalla nascita di Fluxus. Relatore:Giancarlo Montuschi

Fluxus è un gruppo dichiaratamente neo dadaista che nasce nel 1961 e svolge la maggior parte della sua attività in Germania anche se ad esso aderiscono numerosi artisti americani.
Storicamente possiamo considerare riferimenti di Fluxus il dadaismo e la poetica del ready made. Fluxus continua idealmente il percorso artistico iniziato dal movimento degli happenings del Black Mountain College. Al suo interno si sviluppano molteplici movimenti quali la videoart, la body art e la performance.
Fluxus è un termine latino che significa flusso, quindi sta ad indicare un fenomeno in continuo mutamento, che non ha forma né luogo. Rifacendosi all’happening americano, Fluxus teorizza un modo di fare arte che è un fluire ininterrotto di situazioni, percezioni e molteplici esperienze estetiche e sperimentali. La caratteristica di Fluxus è l’intedisciplinarietà dei suoi eventi, che al suo interno possono contenere e inglobare svariate correnti artistiche, come per esempio la musica sperimentale, il noveau realism, la videoart, l’arte povera, il minimalismo e l’arte concettuale. Non è un gruppo unificato né ha un manifesto programmato, ma vuole piuttosto essere un insieme di individui, di artisti, che partecipano attivamente al movimento portando avanti le loro personali sperimentazioni. L’arte deve essere divertente, occuparsi di tutto ed essere accessibile a tutti, sosteneva Maciunas.
Giuseppe Chiari musicista, compositore,  nasce a Firenze nel 1926. Dal 1962 entra a far parte del gruppo internazionale e interdisciplinare Fluxus, nato negli USA per promozione di George Maciunas e impostato su comportamenti alternativi e continui sconfinamenti della specialità dei linguaggi. Nel ’63 viene eseguito a New York il …suo lavoro “Teatrino” all’interno di concerti organizzati da Charlotte Moorman e Nam June Paik. Partecipa in seguito al Gruppo 70, poesia concreta, per la parte musicale. Pubblica il libro “Musica senza contrappunto” nel ’69 e “Senza Titolo” nel ’71. Nel 1970 smette di comporre ed inizia una intensa attività di concerti, performances, conferenze che lo portano, fra l’altro, a Berlino, Londra, Parigi, Vienna, Milano, Venezia, Roma, New York. La sua attività come artista visivo lo porta ad essere considerato oggi l’artista Fluxus italiano più importante in campo internazionale. Muore a Firenze nel maggio del 2007.
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